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al testo di Adielle
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Salterei la constatazione amichevole per passare alle vie di fatto ho poche cose da dire: le file imbavagliato mi stancano la resina non si lesina dai pertugi della corteccia d'altroquando e il mare mantiene quel sapore da sopravvissuto che gli costa onde flottanti. Per tacere del cielo, delle popolose nuvole, delle montagne con creste di gallo che sempre abbaiano se aizzate sui circuiti del vento ad un fallibile suo canto. Questo mi resta in tasca ad un primo sguardo ma guardo intorno prolisso di endecasillabi. Del resto il terreno è fertile per lanciare ingiurie e la mia bocca ha labbra sottili, canini aguzzi e una lingua biforcuta adatta alle gare di sputi. Dovessi misurare la distanza, la distanza mia da te direi che consta di due lune piene e un bagliore magenta dove io sono il fondo del bicchiere e tu la fonte e non si colma con nessuna forma di pensiero.
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